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Storia del radiocomando: dal comfort per pochi all'utilizzo di molti

21/09/17 16.39 / da Cdvi Wireless

 

Tutti noi conosciamo molto bene quel piccolo oggetto capace letteralmente di “aprirci le porte al mondo”: il radiocomando. Lo chiamiamo genericamente telecomando col significato di comando a distanza.

Il comando a distanza può utilizzare diverse tecnologie: con collegamento filare o senza filo; se senza filo il comando può essere trasmesso via infrarossi o via radiofrequenza.

 

La differenza tra telecomando e radiocomando

Probabilmente abbiamo utilizzato prima il telecomando per cambiare i canali TV senza alzarci dal divano: questo telecomando funziona con gli infrarossi, ha portata ottica che significa che funziona solo verso la televisione che stiamo vedendo.

 

Il telecomando via radio, più precisamente radiocomando, è in grado di controllare anche ciò che è fuori dalla vista, superando le barriere architettoniche, andare oltre le pareti, coprendo distanze anche molto superiori.

 

Vero è che le barriere architettoniche, secondo la loro struttura (pareti di cemento armato o di mattoni, porte metalliche, ecc..), sono in grado di attenuare la potenza del segnale emesso dal radiocomando; per questo si rende necessario tenere a mente due concetti:

 

  • Distanza di funzionamento in spazio libero.
  • Distanza utile di funzionamento, a ricevitore installato.

Il posizionamento del ricevitore infatti, è determinante per ottenere una distanza utile soddisfacente.

 

La parola “telecomando” è diventata di uso comune per identificare tutti i dispositivi di comando a distanza, ma noi qui parliamo di radiocomandi! Una tecnologia raffinatissima, in continua evoluzione, con campi di applicazione sempre più vasti.

Come per tutte le tecnologie, “vi fu un tempo in cui i radiocomandi non esistevano…”

 

Storia del radiocomando

 

Erano gli anni ’70: il boom economico ha permesso il fiorire del mercato delle auto. Sono gli anni della diffusione dei maggiori beni di consumo che conosciamo ora, sono gli anni in cui matura una maggiore richiesta di comfort.

Auto, moda, viaggi, case… tutto si evolve per favorire una maggiore qualità della vita delle persone.

Anche le aziende cambiano: si espandono, si evolvono e vedono nei collaboratori delle risorse indispensabili con i quali collaborare a lungo.

 

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In questi anni nascono molte invenzioni e innovazioni e nasce anche il radiocomando per aprire il cancello e la porta del garage.

 

Erano già conosciute applicazioni di radiocomandi in ambiti ristretti, industriali e militari, per accendere o spegnere dispositivi. Negli anni ’70 la tecnologia è stata pensata per un utilizzo popolare del radiocomando, come dispositivo molto comodo per aprire o chiudere il cancello di casa o la porta del garage, senza scendere dalla macchina.

Questa applicazione ha dato il via all’industria delle automazioni residenziali, apri-cancello, apriporta di garage, e similari; automazioni tutte giustificate dalla possibilità d’utilizzo del radiocomando.

 

Nell’industria delle automazioni, le Marche Italiane, tante, sono ora in prima linea nel mondo come reputazione, qualità, diversificazione di prodotto e volumi di vendita.

Ed il Radiocomando è il più piccolo ma indispensabile componente delle automazioni residenziali, richiesto in quantità sempre maggiori, uno per ogni componente della famiglia, che gode di un mercato proprio, autonomo, sia per nuove installazioni che come ricambio da garantire nel tempo.

 

Dal lusso per pochi alla sicurezza per molti

Inizialmente l’uso di questi dispositivi era considerato un “lusso per pochi”: il costo dell’impianto era importante e quindi se lo potevano permettere soltanto le famiglie più abbienti.

Come la maggior parte delle innovazioni tecnologiche, con la perfezione della tecnologia e la produzione in massa che hanno permesso l’abbassamento dei costi, sempre più persone hanno potuto godere di tale comfort.

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Al giorno d’oggi il radiocomando è diventato un bene di consumo: tutti ne hanno almeno uno in auto oppure appeso al mazzo di chiavi di casa…per non parlare delle aziende!

 

Il radiocomando si è evoluto non solo dal lato estetico e tecnologico, (sono sempre più belli e più piccoli) ma anche dal lato di sicurezza.

 

Con questo vogliamo raccontarti come un oggetto che tutti utilizzano quotidianamente, non sia poi sfruttato nel pieno delle sue potenzialità. Segui anche i prossimi post per capire come il radiocomando, personalizzato, possa diventare un fattore importante per la sicurezza dei tuoi clienti.

 

 

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Topics: radiocomandi, Storia del radiocomando

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